venerdì 1 marzo 2013

da un barattolo al Giardino Zen

Sono trascorsi appena 4 mesi da quando ho deciso di creare giardini sotto vetro partendo da un barattolo, ne sono passati appena 2 da quando ho deciso di commercializzarli, perchè rimasta senza lavoro.
Li ho chiamati Chiocciolina Garden e sono diventati realizzazioni sempre più professionali, così ho adottato la licenza Creative Commons per tutelare il marchio e il prodotto.
Ora credo di essere arrivata ad un nuovo punto di svolta!
L'occasione mi è stata generosamente offerta dal Maestro di Karate di mio figlio, Marco Corvasce, che mi ha chiesto di creare un giardino giapponese, destinato a diventare il regalo di compleanno di un altro importante Maestro.
Ecco il risultato:

è una teca di vetro la cui struttura è completamente realizzata a mano.
Rappresenta un tempio contenente un giardino zen.


Il coperchio/tetto è facilmente removibile per poter interagire col giardino, così da poter toccare la sabbia argentata e favorire la meditazione o accendere la mini lanterna dotata di mini candela profumata (anch'essa realizzata a mano).


al centro del coperchio ho inciso a mano l'ideogramma "do" ovvero "il cammino da percorrere con la guida del Maestro"


Ognuna della quattro colonne ha una sua incisione.
Sopra l'ideogramma del Karate.
Sotto l'ideogramma dell'Okuden, ovvero l'insieme dei supremi insegnamenti.


La terza colonna reca inciso l'ideogramma Shitoryu, uno stile del Karate, ma...



... ma l'ideogramma più prezioso (almeno per me che l'ho realizzato) è questo che vedete qui sotto:

Il Satori.
L'illuminazione Suprema.


Non a caso è posto dietro la lanterna.
Mi dispiace che la foto non possa sostituire l'occhio umano nell'osservare i dettagli, comunque la piccola fonte di luce è circondata da tre pietre.
Ognuna è in una precisa postura:
piatta, ad inchino ed eretta.
Ovviamente racchiudono una loro simbologia, così come l'albero a destra, che ha radici possenti.


Altrettanto densa di simbolismi è la cascata verde e il mini bonsai che le sta avanti. Tra di loro delle rocce vetro che rappresentano la fonte di vita primordiale.


Forse nell''ultima immagine dall'alto vedete meglio.
L'acqua di quella fonte scorre in una minuscola canna di bambù, tramutandosi in sabbia, simbologia dell'acqua e della vita.
In fondo anche nella nostra cultura si dice che fummo creati dalla sabbia.

Poi i colori delle pietre: lo Ying e lo Yang.
Ci sarebbe altro ancora da spiegare, ma non trovo più le parole.
Questo è il più bel GARASU SAIKEI (giardino sottovetro in giapponese) che ho realizzato fino ad oggi.
Grazie Marco per avermelo chiesto!

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